Muchas veces hablo por Skype con mi primo Romulo que vive en Milano. Cada charla dura un par de horas más o menos. Y por supuesto, lo pasamos hablando de la familia, un rato; y de política, el resto. Dale que dale con las similitudes y diferencias entre ellos y nosotros. Él es italiano y padre de 2 hijos desocupados, músicos, con un futuro incierto en la nueva Europa del anarco capitalismo global.
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«Le giovani generazioni, sulle quali grava già un debito pubblico che tende a diventare un fardello insopportabile, devono poter accedere al mercato del lavoro in modo che non siano penalizzate da ingiustificate precarietà o da forme inammissibili di sfruttamento». Lo scrive il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio al congresso dell'Ugl.
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El año pasado, en una de sus llamadas inesperadas, Romulo me decía...
«Ustedes no tienen problemas, sufrieron la dictadura, el menemismo, el derrumbe del 2001, están acostumbrados a sufrir, a pelearle a la crisis. Saben de que se trata estar en el fondo...
»Nosotros no sabemos convivir con la crisis, estamos mal acostumbrados, el estado de bienestar nos cubría de las grandes preocupaciones, ahora estamos realmente en problemas...»
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Mi tía Marianina y mi tío Federico se fueron hace un año a Calabria, para ver si consiguen la jubilación italiana. Vivieron más de 50 años en Lanús, me regalaron 2 primos queridos, y decidieron hacer el sacrificio de cumplir con la normativa de vivir en Italia para que le concedan las pensiones. No sabían que iba a renunciar Berlusconi, no imaginaron que el gran capital especulativo mundial pondría a alguien peor en su lugar como Primer ministro y Ministro de Economía de su país: Mario Monti. Otro lobo cuidando el gallinero. Ahora, Marianina y Federico están pensando seriamente volver a nuestro país.
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«Vincono sempre i furbi» (Ganan siempre los turros...)
PADOVA — Quattro donne, una storia comune. Due famiglie spezzate dal suicidio del capofamiglia, imprenditori che si sono tolti la vita per colpa della crisi. Flavia e Daniela, Lorella e Laura si sono sedute sul palco della Cisl, che ieri a Vigonza ha tenuto un incontro per parlare di quell’indifferenza che lascia sole le aziende in difficoltà. Il luogo scelto per la conferenza è a una manciata di metri dalla sede dell’«Eurostrade 90», la ditta dove Giovanni Schiavon, padre di Flavia e marito di Daniela, si è sparato nel dicembre scorso, soffocato dai crediti che non riusciva a riscuotere. Lorella e Laura sono invece moglie e figlia di Antonio Tamiozzo, che l’ultimo dell’anno si è impiccato nella sua ditta a Montecchio Maggiore. Le due aziende sono vicine alla chiusura, tutti le vorrebbero salvare, ma nonostante la cassa integrazione stanno crollando.
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NON FATE FINTA DI NON VEDERE QUESTA E LA DURA E CRUDA REALTÀ...
Ieri un altro uomo oberato dai debiti si è dato fuoco davanti alla Agenzia delle Entrate di Bologna, sono notizie ormai quotidiane di lavoratori licenziati che terrorizzati si tolgono la vita di piccoli imprenditori che si vedono chiudere i rubinetti del credito dalle banche e strozzati dai debiti si uccidono accade al nord come al centro o al sud, fate una ricerca in rete e vedrete sarà impressionante la casistica, spesso i media mainstream non ne parlano o gli dedicano poche righe.
Mai che una trasmissione di approfondimento se ne occupi magari andando ad indagare cosa cìè dietro un gesto disperato, no, ci propinano sempre le solite FACCE DI MERDA politici o direttori di media che saltano da un canale all'altro.
Stiamo diventando un paese disperato abitato da disperati terrorizzati di non farcela... se sei giovane magari puoi ancora contare sul così detto welfare familiare, ma quando superi i 40 se fallisci come piccolo imprenditore o se vieni licenziato le probabilità che tu ti reinserisca nel mondo del lavoro sono pressochè nulle...
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En Italia, la gente se suicida porque no pueden pagar los créditos, se ven condenados a la quiebra, a la pobreza, y no se lo bancan...
«Troppi morti, una lista nera delle aziende che non pagano»
Duele. Siempre ganan los turros, siempre mueren los laburantes, los pobres idiotas que cumplen con las leyes y se ven esquilmados por el sistema capitalista. Italia, España, Grecia, son parte de nosotros, miles y miles de nuestros mayores vinieron de allá y sembraron vida en nuestra patria. Ahora, nosotros estamos pariendo una nueva manera de construir justicia social y ellos se suicidan en medio de la vergüenza y el desamparo.
Se lo vengo diciendo a Romulo, hace rato. Él dice que necesitarían unos cuantos peronistas allá, para armar algo, para organizar algo, para soñar un futuro posible...
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